venerdì 13 gennaio 2012

Micaela Castiglioni: La narrazione per la costruzione di significati nello sviluppo del Sé

Quale rapporto c’è tra la narrazione, la costruzione e lo sviluppo del sé? Che cosa significa, come adulti e giovani adulti, “mettere in narrazione” il proprio sé, o porzioni di esso? E ripercorrerne narrativamente le traiettorie di crescita, così come i momenti di intoppo, che cosa può  comportare e significare per ognuno di noi, in tempi e contesti di vita così frenetici e, per certi versi, disorientati?
Che cosa significa per gli adulti di “oggi” potersi dare un “progetto” di “costruzione narrativa” “di sé”, “del proprio sé” e “della propria storia”, che costituisca una sorta di “progetto contro” la “mancanza di un progetto” più ampio e realistico, di tipo istituzionale, antropologico e culturale (Bauman, 1999; Besayag, 2005; Bodei, 2000)? Tutto ciò, che cosa implica a livello di scelte educative e formative rivolte agli adulti e ai giovani adulti della “post-modernità”? Questi e altri interrogativi attraversano il presente contributo con l’obiettivo di sollevare alcune dimensioni centrali del “paradigma narrativo” e della sua opzione negli ambiti dell’educazione/formazione e della cura (di sé).

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